Capita spesso di sentire, tra i miei colleghi e tra i familiari, la domanda è “quello che si è fatto fino a questo momento non è servito a niente?”
Questa incertezza, questo continuo dubbio sul nostro effettivo spazio di intervento, sul come muoversi, sull’aiutare piuttosto che sul continuare a provarci, sulle strategie di adottare, sugli esperti da contattare, sui centri da frequentare…sui silenzi che non riusciamo a reggere, sulla rabbia che proviamo verso noi stessi, verso l’afasia e talvolta, maledicendoci, verso la persona che se la porta dentro…tutto cio’ ci rende ancora piu’ impazienti, e fa’ diventare anche noi “disabili comunicativi”…non sappiamo piu’ cosa farcene di tutte le nostre abilità linguistiche, di uno strumento in noi ancora perfettamente accordato ma inutile quando vogliamo relazionarci con chi invece lo ha visto diventare fragile in un attimo.
A questo punto dobbiamo capire cosa ci disturba e affrontare il malessere che è dentro di noi e non solo nell’altro…vivere il disorientamento fino in fondo per recuperare la lucidità che vogliamo mettere a disposizione dell’altro …
Come operatrice della riabilitazione non sono riuscita a capire cosa fosse utile fare “durante” la seduta , quale strategia fosse piu’ utile adottare, quale modalità di apprendimento la persona tendesse ad adottare naturalmente fino a quando non ho avuto l’occasione di vivere accanto alle persone con afasia in altri contesti, de-contestualizzati rispetto allo spazio riabilitativo…il cambiamento del luogo della Relazione è stato per me fondamentale. Anche il setting del gruppo di auto-aiuto a un certo punto mi è sembrato limitante…occorreva giocare con gli elementi dello spazio, spostare le sedie, le nostre posizioni rispetto agli arredi, rompere il cerchio…da questa esigenza sono nati i laboratori teatrali. E adesso, dopo venti anni di esperienza, sono tornata alla conversazione come spazio naturale della relazione d’aiuto, grazie alla formazione acquisita in Canada.
La “Conversazione”. Gli “spazi di vita quotidiana”. Una terapia che aiuti a vivere meglio” piuttosto che una “vita per la Terapia”.
Saranno questi i temi del prossimo Seminario Online sulla Afasia, che verrà trasmesso in Streaming su Facebook. Accesso libero, in particolare per persone con afasia e familiari.
Siamo in fase di elaborazione, sono bene accetti suggerimenti sui temi da affrontare : nel caso vogliate partecipare o inviare suggerimenti mandate una mail
Seminario Online Aperto a TUTTI in streaming su Facebook
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