Menu
  • Servizi
  • Sezioni
    • Ictus
      • Interviste Etnografiche
    • Afasia post-ictus
      • Reazioni Catastrofiche
      • Interventi
        • Terapia della Afasia
        • Percorsi Educativi per la Famiglia
        • Conversazione Supportata con Persone con Afasia
        • Teatro, creatività e Riabilitazione
    • Afasia Progressiva Primaria
    • Demenza
      • Demenza Fronto-Temporale
        • Assistere una persona con Demenza Frontotemporale
      • Logopedia nella Demenza
      • Igiene Personale
      • Vocalizzazioni Distruttive
      • Disfagia e Demenza
      • Covid19 e Demenza
    • Covid19
      • Info
        • Per Persone colpite da ictus
        • Per Persone con Afasia
        • Info accessibili a persone con Afasia
        • Audio informativo sulla situazione Covid-19
        • Per Persone Non Udenti
        • Quali i problemi dei pazienti dopo il Covid19? Parla una collega dagli USA
        • I rischi legati al Covid nella valutazione della disfagia
  • Risorse
    • Manuale del Familiare
      • Ictus: cosa è accaduto?
      • Ictus: fase acuta
      • Ictus: verso la Riabilitazione
      • Ictus: tornare a casa
      • Ictus: una scelta difficile
    • Guide Afasia
    • Corsi
    • Webinar
    • Strumenti
      • Linee Guida per l’Igiene Vocale
      • Linee Guida per l’Igiene Vocale
      • Tabella Comunicativa per Pazienti in Terapia Intensiva
      • Tips per comunicare con Mascherina Chirurgica
      • Targhetta Afasia
      • Targhetta Udito
    • Interviste
    • Podcast
    • Video
  • Articoli
  • Contatti
  • Studio Privato
Menu

Mani in bocca…sempre piu’

Posted on 5 Febbraio 200827 Gennaio 2020 by admin
La prendo alla lontana. Ma poi arrivero’ a spiegare il titolo del post.
Attualmente ci sono due modelli di base da tenere presente per l’afasia e di cui forse tratteremo in seguito: il framework per classificare le conseguenze di una malattia come l’ictus (OMS) e un framework per la terapia che mette in relazione teoria e terapia… Il modello dell’organizzazione mondiale della sanità cui mi riferisco riguarda specificamente il modo di interpretare la malattia e dunque la cura …non si puo’ prendere in carico un paziente con afasia se non si lavora a partire da un preciso modello di cura e di malattia, prima ancora di parlare di metodiche riabilitative…se non ci si è chiesti “cosa è l’afasia”al di la’ di cio’ che ci è stato insegnato e e se non si è in grado di inserire i vari approcci terapeutici, le varie metodiche in un framework… l’idea di continuare a proporre desueti schemi riabilitativi, nella migliore delle ipotesi mutuati dalla didattica dell’età evolutiva, nella peggiore basati sul buon senso, è impraticabile e poi perche’ intanto la vita professionale va avanti e il problema viene sempre piu’ accantonato … i dati lo dimostrano, un po’ per esigenze logistiche del sistema sanitario, un po’ per una ovvia conseguenza delle scarse risorse attivate a livello scientifico in merito all’intervento riabilitativo sulla afasia, nei reparti di neurologia ci si occupa sempre meno di afasia a vantaggio di patologie la cui gestione si inserisce meglio nel modello medico tradizionale (vedremo cosa significhi) quali la disfagia …
A questo punto vi presento un dato illuminante da questo punto di vista , uno studio condotto in Inghilterra presso i reparti di neurologia, che si proponeva di confrontare una situazione attuale (2000) con una speculare di 10 anni prima: lo staff dedica il 53% del tempo medio di lavoro alla problematica della disfagia e il 24% alla afasia (il 48% dedica meno di 3 h alla settimana e il 4.8% ne dedica piu’ di 3) quindi è evidente che stiamo andando verso una dimensione di mancata presa in carico sanitaria del problema afasico, per non parlare di quello cronico.
Presumibilmente un giorno assisteremo anche in Italia alla nascita di una figura per ora inesistente che si collocherà tra l’ambito educativo e quello riabilitativo come patologo del linguaggio e si prenderà cura di tutto cio’ che per adesso il mondo medico sembra non saper gestire adeguatamente cioe’ le deprivazioni verbali.
Ma nel frattempo… cosa accade sul Fronte Occidentale?
Share this...
Share on facebook
Facebook
Share on whatsapp
Whatsapp
Share on linkedin
Linkedin
Share on twitter
Twitter
Share on email
Email
Share on print
Print
'

1 thought on “Mani in bocca…sempre piu’”

  1. Anonymous ha detto:
    5 Febbraio 2008 alle 18:10

    stai parlando troppo difficile.Lo sai,io sono afasico e per capire quello che scrivi,devo fare traduzioni lunghe.Non mettere puntini nelle frasi perchè non capisco il senso.E nemmeno parole inglesi.Mimmo Pastore

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Salute Mentale e Afasia
  • Linee Guida per l’Igiene Vocale
  • Salute Mentale e Afasia: il ruolo del@ Logopedista
  • Approccio Narrativo. Il ruolo della narrazione nella esperienza della Afasia
  • Evidence Based Practice e Medicina Narrativa: un approccio multidimensionale al concetto di “evidenza” nella Terapia della Afasia
  • Come (non) essere un buon paziente

Seguici

Disclaimer:
Questo sito include notizie pubblicate da tutto il mondo. Cerchi di Cura non supporta necessariamente, le opinioni dei media citati. Inoltre, le informazioni contenute in questo sito non devono essere usate per automedicazione e in nessun caso si sostituiscono al parere di un professionista. I gestori del sito non si assumono responsabilità per danni di qualsiasi natura, che l’utente, attingendo le informazioni da questo sito, potrebbe causare a se stesso a o terzi, derivanti da uso improprio delle informazioni riportate in questo sito, o da imprecisioni relativi al loro contenuto, o da qualsiasi azione che l’utente del sito possa intraprendere autonomamente e disgiuntamente dalle indicazioni del proprio medico curante o professionista sanitario.

Disclaimer di genere:
L'uso di generi o titoli maschili o femminili nel presente sito deve essere interpretato in modo da includere tutti i generi e non come una limitazione. Le parole che denotano un genere specifico sono da applicare allo stesso modo a tuttə, indipendentemente dal genere.

Legal

Privacy Policy Cookie Policy
Termini e Condizioni
Privacy Policy
Cookie Policy
© Cerchi di Cura - Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta o trasmessa senza autorizzazione degli editori.