Ascolta “Lo Spazio mentale” su Spreaker.
L’altro giorno mi dicevi che quando si è concentrati sulla preoccupazione per il proprio stato non c’è spazio mentale per grandi condivisioni con altri…
No, non c’è. Cosa cerchi? Cosa trovi? Ti rendi conto che non sei qui per fare una vacanza. Sì, ci possono essere quei dieci minuti di chiacchiere…ma incontri persone anziane, vecchie, persone sfinite. Quando pensi agli altri, gli altri sono sempre più vecchi di te, anche se magari hanno la stessa età, e allora pensi: “Cosa ho ha che fare con quel vecchio?” ma quel vecchio sei anche tu ma in ogni caso non ti interessa nessuno…
Ma anche quando sai che la persona ha il tuo stesso problema, non la guardi con particolare interesse, per capire magari come procede il suo percorso ?
No, no. Ho notato che nasce un meccanismo strano. L’altro giorno ero nel corridoio, c’era un altro con il mio stesso problema, mi ha visto che mi stavo mettendo in piedi, mi ha guardato e se ne è andato. Perchè…o lo fai anche tu, o se non lo fai anche tu, non lo vuoi vedere.
Non è un incoraggiamento ? O nasce piuttosto il timore di non farcela ?
Sì, un timore. Io quando vedo una persona anziana, che cammina, sono contento per lei. Ma mi dico “Perchè lui sì e io no?”. E quello che mi dico io, se lo dicono tutti, sai? “Perchè lui può camminare e io non posso?” E ti nasce questo strano sentimento dentro. Da un lato vorresti che camminassero tutti, dall’altro vorresti camminare anche TU. Ti nasce questo egoismo. Infatti qui non nascono amicizie, sì magari in un ospedale normale prendi confidenza con il tuo vicino, ti scambi il giornale (quando c’è e non lo hanno fatto sparire), ma qui non c’è comunella. Nasce solo tra i pochi che hanno problemi lievi, superficiali.