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Non riesci a deglutire dopo un ictus? 5 passi per affrontare la Disfagia

Posted on 16 Ottobre 201927 Gennaio 2020 by wp_114087

Source: Flint Rehab – Stroke Recovery Blog RSS Feed Trad. A. T.

Esistono diversi tipi di disfagia, ma la maggior parte dei pazienti con ictus sviluppa disfagia orofaringea. Quando la parte del cervello che controlla i muscoli della gola è stata colpita da ictus, ciò compromette la capacità di deglutire.

La gravità della disfagia varia. Alcuni pazienti con ictus possono ancora deglutire ma con difficoltà, altri non possono ingoiare affatto. Questo può portare a ulteriori complicazioni.

  • Polmonite da aspirazione. Se si inala cibo o liquidi inavvertitamente, questi possono portare allo sviluppo di batteri nei polmoni e provocare polmonite da aspirazione.
  • Soffocamento. La difficoltà a deglutire aumenta il rischio di soffocamento, che è un evento potenzialmente letale. Questo è il motivo per cui uno stretto monitoraggio è essenziale in caso di disfagia, specialmente durante i pasti.
  • Malnutrizione. La disfagia rende più difficile mangiare e bere, il che può portare alla malnutrizione e ad altri effetti collaterali associati come perdita di peso involontaria, atrofia muscolare (da mancanza di una corretta alimentazione) e disidratazione.

Step 1:

Un/a logopedista  è qualcuno che è altamente qualificato nei disturbi del linguaggio – ma anche problemi di deglutizione come la disfagia. Mentre la deglutizione non coinvolge il linguaggio, è comunque inclusa nella funzione orofacciale perché coinvolge i muscoli orali. Un logopedista  sarà in grado di valutare le tue condizioni  e personalizzare un programma di riabilitazione specifico.

Si suggerisce con grande forza di lavorare con un logopedista perché le complicanze della disfagia sono molto pericolose per la vita!

Proteggi la tua salute e la tua vita lavorando con uno specialista altamente qualificato

Step 2:

È probabile che il tuo logopedista ti faccia fare degli esercizi di deglutizione. L’obiettivo è riabituare il cervello sfruttando la sua neuroplasticità. Praticando ripetutamente gli esercizi di deglutizione, stimola la neuroplasticità e incoraggi la formazione di nuove reti neurali nel cervello. Questi percorsi neurali “ricollegheranno la mente ai muscoli” in modo da poter riprendere il controllo della capacità di deglutire. Ripetizione e coerenza sono fondamentali poiché il cervello richiede molta stimolazione per ricollegarsi.

Chiedi al tuo Log di rimandarti a casa con alcuni esercizi di deglutizione per esercitarti da solo.

Step 3:

oltre al lavoro con il/la logopedista, puoi provare a utilizzare delle app per la riabiltiazione della afasia che includono esercizi di deglutizione. Ad esempio, l’app Lingraphica SmallTalk Oral Motor Exercises contiene molti esercizi per aiutare a migliorare la deglutizione dopo l’ictus. Puoi esercitarti da solo a casa

Step 4:

La maggior parte dei pazienti ha familiarità con la stimolazione elettrica per la riabilitazione dell’ictus, ma nel contesto del miglioramento del movimento delle gambe o delle braccia. Tuttavia, la stimolazione elettrica può aiutare con tutti i tipi di recupero motorio, compresa la disfagia e le  capacità motorie orali. Funziona applicando delicati impulsi elettrici ai muscoli della gola. Questo aiuta a inviare ulteriore stimolazione al cervello per incoraggiare la neuroplasticità.

L’uso della simulazione elettrica insieme agli esercizi di riabilitazione può aiutare a migliorare.

Lavora a stretto contatto con i tuoi terapisti per discutere se sei un buon candidato per la stimolazione elettrica.

Suggerimento: per ottenere un dispositivo di stimolazione elettrica per la gola, spesso è necessario un medico specialista.

Step 5:

Sebbene gli esercizi di deglutizione e la stimolazione elettrica siano alcuni dei modi più efficaci per riguadagnare la deglutizione dopo l’ictus, i risultati richiederanno comunque tempo.

Nel frattempo, è importante proteggere la tua sicurezza riducendo al minimo il rischio di soffocamento o le aspirazioni silenti.

Ecco alcuni suggerimenti per migliorare la tua sicurezza:

  • Stai seduto/a dritto/a e non sdraiarti mentre mangi!
  • Mangia lentamente
  • Mangia cibi morbidi: sono più facili da masticare
  • Bevi liquidi densi, che scendono più lentamente riducendo le possibilità di soffocamento
  • Evita i cibi con consistenze miste (N.d.T come la pastina in brodo). Sono complicate e pericolose da mangiare in presenza di disfagia!

Queste tecniche di compenso possono aiutare a proteggere la tua sicurezza mentre continui con la riabilitazione dell’ictus. Man mano che riacquisti lentamente la tua capacità di deglutire dopo l’ictus, assicurati che sia presente qualcuno mentre inizi a mangiare nuovi cibi.

La tua sicurezza è della massima importanza!

Quanto dura la disfagia dopo un ictus?

A volte la disfagia scompare da sola, un fenomeno chiamato “recupero spontaneo“. Le probabilità di recupero spontaneo sono maggiori se l’ictus è stato lieve.

In generale, gli ictus più gravi portano a disfagia più persistente, secondo la letteratura scientifica . Quando la disfagia è grave, spesso è necessaria una alimentazione artificiale nell’arco dei primi mesi.

Nella disfagia grave (quando il paziente non può proprio deglutire dopo l’ictus)  si lavora prima possibile con il/la Log  per stimolare il recupero della deglutizione.

Ogni ictus è diverso, quindi ogni recupero sarà diverso. È impossibile sapere quanto tempo impiegherà ogni paziente a riprendersi dalla disfagia. Ciò che sappiamo, tuttavia, è che l’adesione a un piano di riabilitazione coerente offre ottime possibilità di recupero.

Prospettive

Alcuni possono riprendersi completamente dalla disfagia, specialmente se l’ictus è stato lieve. Altri  possono richiedere un periodo di alimentazione artificiale,  in caso di ictus massiccio.

Lavora a stretto contatto con il tuo logopedista e chiedigli di insegnarti  esercizi che puoi praticare a casa. Questo ti aiuterà a fare esercizio fisico costante, in modo da aiutare il cervello a riorganizzarsi.

Ancora più importante, non perdere mai la speranza!

Ci sono molte storie di successo di pazienti con ictus che hanno ottenuto un recupero più elevato del previsto perché credono in se stessi e si mettono al lavoro.

In bocca al lupo!

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