Testi Podcast
Serie “Educati alla Cura“
ICTUS E RECUPERO
di Giuliana Caccavale
Una delle domande più frequenti poste da persone colpite da ictus o da loro famigliari è “Su quali basi avviene il recupero in seguito ad una lesione a carico del sistema nervoso centrale? Che cosa insomma rende possibile il recupero dopo un ictus?”
Per rispondere a questa domanda dobbiamo capire cosa si intende con il termine neuro plasticità, o plasticità neurale.
Noi sappiamo che le sinapsi, cioè i collegamenti esistenti tra i neuroni (cioè le cellule del sistema nervoso centrale) possono modificarsi funzionalmente e anatomicamente attraverso l’esperienza e l’apprendimento. Questa possibilità di modificarsi funzionalmente e anatomicamente coincide con il concetto di neuro plasticità. A questo punto abbiamo allora capito che la neuro plasticità costituisce l’elemento chiave del recupero funzionale.
Poiché le diverse componenti di un singolo compito motorio, pensiamo ad esempio al cammino, vengono elaborate in aree cerebrali differenti, danni a carico di singole aree non producono la perdita completa della funzione. Anche se quel comportamento motorio all’inizio scompare, esso può ripresentarsi in maniera parziale non appena le aree cerebrali non direttamente colpite dalla lesione riorganizzano i propri collegamenti.
Dobbiamo anche sapere che le ricerche ci dicono che il comportamento motorio umano si basa sulla continua interazione tra individuo, ambiente e compito da svolgere. Ecco perché la riabilitazione che si basa sul problem solving, cioè sulla risoluzione di problemi, ottiene in genere buoni risultati: la persona viene coinvolta attivamente nell’esecuzione di compiti motori che non sono mai avulsi dal contesto ma sempre finalizzati al raggiungimento di obiettivi concreti e interessanti per la persona.
La neuroplasticità è dunque l’elemento chiave del recupero funzionale, rappresenta la capacità adattativa del nostro sistema nervoso e la sua abilità di modificare la sua intrinseca organizzazione strutturale e funzionale. Si tratta di un adattamento plastico dei sistemi neurali e muscolo-scheletrici che avviene in risposta al trauma o come risultato di apprendimenti senso-motori o di nuove esperienze.
Abbiamo visto che le modifiche del nostro sistema nervoso centrale possono essere di tipo funzionale e di tipo anatomico. Le modifiche funzionali sono quelle a breve termine e comportano cambiamenti nella efficacia di connessioni sinaptiche già esistenti. Le modifiche anatomiche sono tipicamente quelle a lungo termine e consistono nella crescita di nuove connessioni sinaptiche tra neuroni.
E’ proprio grazie a questo potenziale plastico del sistema nervoso che ognuno di noi ha la sua propria individualità e la possibilità di recuperare funzioni compromesse da una lesione al sistema nervoso centrale.