Menu
  • Servizi
  • Sezioni
    • Ictus
      • Interviste Etnografiche
    • Afasia post-ictus
      • Reazioni Catastrofiche
      • Interventi
        • Terapia della Afasia
        • Percorsi Educativi per la Famiglia
        • Conversazione Supportata con Persone con Afasia
        • Teatro, creatività e Riabilitazione
    • Afasia Progressiva Primaria
    • Demenza
      • Demenza Fronto-Temporale
        • Assistere una persona con Demenza Frontotemporale
      • Logopedia nella Demenza
      • Igiene Personale
      • Vocalizzazioni Distruttive
      • Disfagia e Demenza
      • Covid19 e Demenza
    • Covid19
      • Info
        • Per Persone colpite da ictus
        • Per Persone con Afasia
        • Info accessibili a persone con Afasia
        • Audio informativo sulla situazione Covid-19
        • Per Persone Non Udenti
        • Quali i problemi dei pazienti dopo il Covid19? Parla una collega dagli USA
        • I rischi legati al Covid nella valutazione della disfagia
  • Risorse
    • Manuale del Familiare
      • Ictus: cosa è accaduto?
      • Ictus: fase acuta
      • Ictus: verso la Riabilitazione
      • Ictus: tornare a casa
      • Ictus: una scelta difficile
    • Guide Afasia
    • Corsi
    • Webinar
    • Strumenti
      • Linee Guida per l’Igiene Vocale
      • Linee Guida per l’Igiene Vocale
      • Tabella Comunicativa per Pazienti in Terapia Intensiva
      • Tips per comunicare con Mascherina Chirurgica
      • Targhetta Afasia
      • Targhetta Udito
    • Interviste
    • Podcast
    • Video
  • Articoli
  • Contatti
  • Studio Privato
Menu

La discriminazione nascosta tra le righe

Posted on 13 Maggio 2013 by wp_114087

Durante la quarta edizione della “La Storia in Piazza” , svoltosi dal 18 al 21 aprile al Palazzo Ducale di Genova, è stata presentata la mostra In Between di Vera Comploy,  fotografie in bianco e nero che “evocano un momento di sospensione, un rito di trasformazione di passaggio, catturando una serie di drag queen della scena underground americana nei momenti che preludono la loro entrata in scena, ritratte attraverso vertiginosi inquadramenti prospettici e inaspettati tagli compositivi, sospesi tra l’identità maschile e quella femminile, tra la persona e il personaggio”.
Finalmente anche Genova si apre all’attualità, e si accorge di temi all’estero ormai entrati nella logica comune (es. l’idea che l’identità maschile e fmminile siano in gran parte il risultato di costruzioni culturali, a cui corrispondono di volta in volta ruoli e stereotipi diversi, mutevoli nel tempo) e permette ai propri concittadini di acquisire “una prospettiva nuova attraverso la quale guardare i percorsi della storia umana” (cit. virgolettate tratte dalla brochure del programma del Ducale).
E allora come mai questo cartello appeso fuori dalla mostra?

Cartello appeso fuori dalla mostra In Between, 21.04.2013
Cartello appeso fuori dalla mostra In Between, 21.04.2013

Un monito assolutamente gratuito e inspiegabile, data la natura delle foto in cui nulla appare di licenzioso o scandaloso. Dunque c’è da pensare che sia il tema stesso, a spingere gli organizzatori a mettere le mani avanti e cautelarsi…rispetto a cosa? Il tema della Storia in Piazza era “L’Identità Sessuale”, con questa edizione ci si proponeva di “affrontare il mutamento profondo delle culture, individuali e collettive” e poi ce ne usciamo con un cartello così patetico?
Visitando la mostra, grazie a Vera Comploy per un momento ho pensato di trovarmi “in un mondo parallelo, in un ambiente in cui le distinzioni di genere e la rigida separazione tra realtà e immaginazione sembrano non esistere”, ma uscendone – grazie a chi ha avuto la splendida idea del cartello intriso di adversive discrimination – questa sensazione è scomparsa, e ho colto il desiderio di chi ha affisso il cartello di farmi sentire  non “confidente specchio umano delle emozioni dei personaggi che la Comploy sceglie di ritrarre” ma  voyeuse.
Lo stesso accade nel mondo della disabilità, quando si dice una cosa e con i gesti si manifesta un messaggio opposto e contrario (es. durante un viaggio di lavoro con collega architetto in carrozzina, tutti a preoccuparsi che avesse freddo  e per averne conferma lo chiedevano a me piuttosto che al diretto interessato, il cui mancato uso della gambe rendeva agli occhi degli altri lui, un bambino inerme, e io madre; però apparentemente erano tutti gentilissimi).
Entra in gioco la stessa componente morale scandalosa, per cui  la diversità fisica dalla norma fa loro dei devianti. Il tragico è che quel cartello sia apparso durante un evento culturale che si proponeva ben altro
Ma volendo essere positivi, segnalo che lo stesso Festival ha proposto alcuni eventi di nicchia, tipo l’incontro con Mirella Izzo, che  ha aperto uno spiraglio sull’età contemporanea (tra parentesi invito a leggere il suo interessante testo  “Oltre la gabbia dei generi“, Giunti Editore)

Share this...
Share on facebook
Facebook
Share on whatsapp
Whatsapp
Share on linkedin
Linkedin
Share on twitter
Twitter
Share on email
Email
Share on print
Print
'

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Salute Mentale e Afasia
  • Linee Guida per l’Igiene Vocale
  • Salute Mentale e Afasia: il ruolo del@ Logopedista
  • Approccio Narrativo. Il ruolo della narrazione nella esperienza della Afasia
  • Evidence Based Practice e Medicina Narrativa: un approccio multidimensionale al concetto di “evidenza” nella Terapia della Afasia
  • Come (non) essere un buon paziente

Seguici

Disclaimer:
Questo sito include notizie pubblicate da tutto il mondo. Cerchi di Cura non supporta necessariamente, le opinioni dei media citati. Inoltre, le informazioni contenute in questo sito non devono essere usate per automedicazione e in nessun caso si sostituiscono al parere di un professionista. I gestori del sito non si assumono responsabilità per danni di qualsiasi natura, che l’utente, attingendo le informazioni da questo sito, potrebbe causare a se stesso a o terzi, derivanti da uso improprio delle informazioni riportate in questo sito, o da imprecisioni relativi al loro contenuto, o da qualsiasi azione che l’utente del sito possa intraprendere autonomamente e disgiuntamente dalle indicazioni del proprio medico curante o professionista sanitario.

Disclaimer di genere:
L'uso di generi o titoli maschili o femminili nel presente sito deve essere interpretato in modo da includere tutti i generi e non come una limitazione. Le parole che denotano un genere specifico sono da applicare allo stesso modo a tuttə, indipendentemente dal genere.

Legal

Privacy Policy Cookie Policy
Termini e Condizioni
Privacy Policy
Cookie Policy
© Cerchi di Cura - Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta o trasmessa senza autorizzazione degli editori.