Ascolta “Le Figure in Ospedale” su Spreaker.
Quali sono le figure che hai conosciuto in Ospedale e come le hai vissute?
Il Medico è una figura molto distante, che si suppone conosca le cose, sa cosa è giusto per te però a livello umano non ha bisogno di conoscerti né di relazionare con te. E’ distante, ma va bene così. Poi ci sono i riabilitatori forse un po’ troppo tecnici, il cui linguaggio soprattutto non è alla portata delle persone. Bisogna partire dal linguaggio terra terra e poi eventualmente aggiungere. E tenere sempre presente chi è l’Altro. Voi non avete una chiara percezione di cosa pensiamo noi pazienti. Per quanto riguarda l’aspetto umano lo vedo collegato al mondo degli infermieri, dei portantini, degli OSS. Insomma di chi ti sta vicino veramente. Loro ti conoscono, ti riconoscono. Dovrebbero essere coinvolti nelle vostre riunioni perché loro sanno davvero chi siamo, sono più vicini alla realtà umana della persona.
E gli altri pazienti?
All’inizio non sono uno stimolo, né un metro di paragone. Restano sullo sfondo mentre adesso che sto mettendo tutto in discussione, l’Altro è qualcuno che sente come me. L’Altro da abbracciare, anche se non so bene cosa dirgli e come dirglielo. Ma state attenti a come gli parlate!
Comunque è un’esperienza che ti fa riflettere. Un tempo, quando stavo bene, accompagnavo il nipote disabile di un mio amico, a passeggiare in carrozzina sul lungo mare e mi chiedo cosa proverei adesso ad accompagnarlo, ora che conosco l’esperienza della disabilità. Sta avvenendo in me una trasformazione “sentimentale”